Lago del centro Cadore dal Picco di Roda

Picco di roda, la riscossa del brutto anatroccolo

Quando si parla della cima del Picco di Roda la frase più comune, quella che si sente più spesso, è “Che noia, è lunghissima”.
Si perché partire dalla diga di Sottocastello prendendo il sentiero n° 351, alzarsi di 1500 m in 7 km praticamente sempre in mezzo all’erba o al bosco, avere solo una parte leggermente tecnica (un ghiaione in cima) e non vedere il resto delle montagne attorno fino al raggiungimento della croce è davvero una palla.

A meno che nella compagnia non ci sia un botanico che spieghi le varietà di piante e che riesca ad ingannare piacevolmente il tempo.
Io, il botanico, non lo avevo, quindi come spesso accade mi sono limitato a pensare.
Il mio primo pensiero è stato; certo che con una giornata così bella, con un cielo così terso vado a infognarmi in questa cima che è considerata una noia….. ogni tanto guardavo la croda bianca, nei pochi scorci che trovavo, e mi mangiavo le mani per non essere andato là.

Pensavo anche a come andare in montagna sia diventata una moda e, come capita spesso alle mode, caschi nell’estremismo. Si vuole fare giri sempre più difficili, escursioni più appariscenti, ferrate più vertiginose, più social, più social, più social.

Il rischio di questo è di non capire più realmente cosa si sta facendo e il perché.
Ricollegandomi al discorso che avevo fatto sul post del Paterno e della torre di Toblin, non si riesce più a cogliere la vera motivazione che spinge ad andare in montagna.

È vero, ognuno ha la propria e di certo non spetta a me giudicarla, ma qualche considerazione la faccio ugualmente.

Raggiungere la cima, toccare la croce è sempre emozionante è vero, sai che in quel pezzo dolomitico non esiste punto più alto. Da quel punto solitamente si ha un panorama mozzafiato e a 360 gradi.

Ma, realmente, in fondo in fondo perché c’è questa ossessione di raggiungere la cima? perché c’è questa ossessione di cercare sentieri o vie sempre più complesse e esposte?!
Ammetto che sono cascato anche io più volte in questo tunnel.

Non vorrei che si andasse solo ed esclusivamente per sfidare se stessi, sarebbe pericoloso come gioco, e non vorrei neanche che fosse tipo un album panini dove a tutti i costi si vogliono avere tutte le figurine, questo oltre che pericoloso sarebbe triste.

Forse per il contatto con la natura? L’immersione di anima e corpo nella dolomia e nell’aria di montagna? Beh, quelle, si potrebbero provare anche andando sempre e solo in forcella san Piero oppure sempre e solo in cima al Montanel.

Perché allora si vuole cambiare percorso? Non sarà mica che quelle sensazioni mistiche siano diverse da cima a cima e da via a via?
Se fosse cosi il Dalai Lama a confronto passerebbe per un superficiale.

Poi resta il fattore social, che a volte può anche servire.

Sono cascato anch’io, come già detto, in questi sistemi, questa tremenda esaltazione dell’individuo passando attraverso le montagne; sempre ferme e zitte e incapaci di esprimere il proprio disappunto.
Sappiate (sto parlando con le Dolomiti) che spesso mi sono insultato da solo.
Immerso nella vegetazione e nei miei pensieri arrivo alla cima…

cima Picco di Roda…

Wow!! Ecco che il timido Picco di Roda si prenda la propria rivincita. Da silenzioso e introverso giovanotto di provincia si trasforma, una volta arrivati in cima, in un poderoso trono.
Mi regala un punto di vista sul Cadore del tutto nuovo e inaspettato. Mi presenta le Marmarole in maniera impeccabile (forse il punto di vista migliore), e poi il Lago Centro Cadore, il Montanel, gli Spalti, l’Antelao, il Pelmo, etc etc etc…

e pensare che fino a poco tempo prima mi sembrava di essere andato a funghi!

Quindi, caro Picco, non sei cosi male come ti dipingono. Vuoi semplicemente far capire che anche questa è montagna.

:- Bravo Picco (ormai abbiamo preso un po’ di confidenza), bella dimostrazione di umiltà. Grazie, mi hai impartito davvero una bella lezione.

Cima Picco di Roda
Cima Picco di Roda
Picco di Roda
Picco di Roda
Lago del centro Cadore dal Picco di Roda
Lago del centro Cadore dal Picco di Roda
Picco di Roda...
Picco di Roda…
Centro Cadore dalla cima del Picco di Roda
Centro Cadore dalla cima del Picco di Roda
monte Pelmo dalla cima del Picco di Roda
monte Pelmo dalla cima del Picco di Roda
panorama dalla cima del Picco di Roda
panorama dalla cima del Picco di Roda
verso la cima del Picco di Roda
verso la cima del Picco di Roda

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